martedì 2 dicembre 2014

Aids, se lo conosci... non ti frega!

Il primo giorno di Dicembre dal 1988 è la Giornata Mondiale contro l'Aids, lo slogan scelto nel 2014 è "Closing the gap in HIV prevention and treatment" ovvero, riduci la distanza tra prevenzione e trattamento dell'Aids.
Ricordo che da ragazzina mi informavo molto su questo argomento, grazie anche ai settimanali che compravo. Non sono esperta in materia, ma oggi sono qui a scrivere proprio riguardo una delle epidemie più distruttive che la storia ricordi!

Non far finta di niente l'AIDS riguarda anche te!

Scrivo questo post perché ho trovato sconcertanti i dati sulle diagnosi di nuovi casi di Hiv in Italia: nel 2013 sono state 3806, in media come gli anni precedenti. I sieropositivi in Italia sono 140mila mentre i casi di Aids dell'anno passato sono stati 1016. Oltre mille le morti ogni anno, il numero più alto in Europa occidentale.

Che cos'è l'AIDS?

Aids, cioè Sindrome da immunodeficienza acquisita. Detto così sembra una malattia lontana, capace di contagiare solo soggetti "a rischio". Invece è molto più vicina di quello che si pensa. E' pericolosa! La medicina riesce solo a rallentarne la corsa, non a fermarla. Di Aids si muore! Non è vero che oggi colpisce meno di ieri. Non è vero che "ci vuole una gran sfiga per prenderselo".
L'Aids è scatenato da un virus che si chiama HIV (human immunodeficiency virus). Questo virus attacca le difese immunitarie dell'organismo (cioè il sistema di auto-difesa del corpo) e le indebolisce a tal punto che anche un'influenza può diventare devastante. Il corpo, sempre più indebolito, viene colpito anche da funghi e da batteri e persino da certi tipi di tumori.


Come ci si ammala

Il sangue, lo sperma e le secrezioni vaginali sono il veicolo dell'Aids. Ecco perché ci si può contagiare con un rapporto sessuale (sia tra uomo e donna che omosessuale), o utilizzando la stessa siringa usata da una persona malata (che sia per drogarsi o per una semplice iniezione...). Ci sono anche casi, molto più rari, in cui ci si può ammalare se una goccia di sangue infetto ci colpisce proprio nel punto in cui abbiamo una piccola ferita, o penetra in mucose delicate (tipo occhi e bocca).
Una madre sieropositiva può trasmettere il virus al figlio durante la gravidanza, il parto o l'allattamento.

Che cosa vuol dire essere "sieropositivi"?

All'inizio solo un'esame del sangue rivela la presenza del virus Hiv. La persona contagiata ("sieropositiva") può trasmettere l'infezione ad altri. Ma possono passare diversi anni dal momento del contagio alla comparsa dei primi sintomi di Aids. In casi di dubbio (specie se si è avuto rapporti non protetti), è sempre meglio sottoporsi al test Hiv. Se è vero che non esistono farmaci in grado di guarire l'Aids, è vero anche che le cure intraprese da subito possono tenere sotto controllo la malattia per molti anni.

Il preservativo: un "amico" che può salvarti la vita!

Per proteggersi dall'Aids e da tutte le malattie trasmissibili attraverso rapporti sessuali, la barriera più efficace è il preservativo.
Dove si trova? Si può acquistare in farmacia o nei supermercati.
Come faccio a sceglierlo? In commercio ci sono tanti tipi (sottile, ritardante, ect). Non è importante il "modello", quelli di qualità garantita hanno la data di scadenza e la scritta "Aut.Min." (autorizzazione ministeriale).
Come va maneggiato? Con attenzione! Non si rompe facilmente, ma un oggetto appuntito (unghie, anelli...) può bucarlo. E, allora, addio sicurezza!
Può rovinarsi e rompersi? Sì! va tenuto lontano da fonti di calore e da pressioni eccessive (non va tenuto nei portafogli né nei jeans strettissimi).

Amore è... non perdere la testa!

Amore è non perdere la testa. Già! Ma forse per qualcuno non è sempre facile...
Sarebbe opportuno lasciarsi andare quando si conosce abbastanza il partner. Ok ai baci e coccole, anche procurarsi piacere con il petting non dovrebbe essere un problema ma, nel momento in cui si passa ai rapporti orali e penetrazioni è necessario l'uso del preservativo. Pillola, spirale e diaframma servono solo ad evitare gravidanze indesiderate.
Amore è... rispetto per l'altro; Amore è... rispetto di sé; Amore... non è mai ricatto!
Cosa c'entra tutto questo con l'Aids?
C'entra, eccome! Il contagio spesso deriva da una scelta sbagliata o affrettata. Un atteggiamento non responsabile può creare gravi conseguenze!

Più tranquilli con il Test.

Se ad esempio si sta per decidere di andare a vivere con il proprio partner ma non si uno non è sicuro della fedeltà dell'altro, è giunta l'ora di rassicurarsi con un test Hiv.
Dove si fa? Non serve rivolgersi al medico di famiglia, basta domandare presso l'Asl o all'Istituto superiore della Sanità (n° verde 800-861061) quali sono gli indirizzi degli ambulatori più vicini dove ci si può sottoporre al test.
Quando si fa? Il test andrebbe effettuato dopo 3-4 settimane dopo la possibilità di esposizione al contagio. Per essere sicuri del risultato è bene ripetere tutto dopo sei mesi.
Il test Hiv è gratuito e riservato e, su richiesta, anonimo. Il risultato del test può essere comunicato solo al diretto interessato.

Conosci un sieropositivo? Aiutalo... ma proteggiti!

Chi è sieropositivo ha bisogno di fiducia e di affetto. Abbracciarsi, baciarsi non è pericoloso. E con un po' di attenzione è possibile fare tutto.
L'Aids fa paura, d'accordo. Ma non è in agguato dietro ogni angolo di strada. Ci sono comportamenti che non implicano alcun rischio.
Toccare: il contagio non avviene per via epidermica;
Spizzicare dal piatto di un altro, assaggiare il suo gelato, fumare la sua sigaretta. Saliva e lacrime non veicolano il virus, quindi non sono pericolosi baci, pianti, starnuti e tosse. A meno che l'altra persona non abbia lesioni in bocca o abbia subito l'estrazione di un dente.
Mangiare, anche se cucina lui o lei.
Nuotare, l'acqua non trasmette virus.
Ballare, il sudore non contagia.
Usare lo stesso bagno, andare in piscina e scambiarsi l'asciugamano, in questi casi è importante l'igiene.
Attenzione però a certi comportamenti che possono sembrare innocui, ma...
Tatuaggi. Spesso chi li fa disinfetta gli aghi in maniera superficiale. Stesso discorso per i Piercing. Recarsi solo presso strutture che offrono garanzie di sicurezza.
Ecstasy e altre droghe. Oltre ai danni che le droghe provocano al cervello, c'è il rischio di perdere i sensi e quindi di perdere il controllo di sé al punto di accettare di avere rapporti con chiunque.
Forbici e oggetti per il trucco. Meglio non prestare ad esempio il tuo eyeliner. Gli occhi sono molto delicati e l'eyeliner potrebbe provocare micro-lesioni capaci di trasmettere l'Hiv. Meglio evitare qualsiasi oggetto appuntito come pettine, forbicine, ect.
Ferite. Tutto quello che viene a contatto con sangue infetto può essere sterilizzato all'istante con la candeggina.
Se fate l'amore, usate sempre il preservativo!

Quando perdi la TESTA, continua ad usare il CERVELLO.

Non dimenticare il PRESERVATIVO!

Questo post spero possa servire a sensibilizzare e se non ci sono riuscita invito anche a leggere un articolo del Corriere.it

Come sempre un abbraccio,
Grazia.
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